Eccomi qua, l’ennesima persona tra milioni che si è approcciata a quello che è il mondo “della cinofilia”.. e aggiungerei quasi inconsciamente, visto che le cose che senti non le decidi di certo.
La mia storia inizia molto presto, quando fin da piccola assistevo e “sguazzavo” tra le cucciolate dei cani di mio padre ( “tipico cacciatore”, dite quello che vi pare, un po’ di “guerre” ce ne ho già fatte, tanto quanto ho cercato di trarne anche cose positive.. ) così da aver avuto la possibilità di trascorrere molto tempo con tanti diversi quadrupedi e soprattutto veder nascere il mio primo cane (anche se ancora non lo sapevo).
Paco era un meticcio Springer Spaniel / Pointer, un cane perfetto, anche se siamo tutti un po’ di parte per i propri cani, lui vi assicuro era veramente e oggettivamente perfetto. Un piccolo grande cane bianco, dalle chiazze marroni e il naso depigmentato rosa.
Paco subì un trauma a circa un anno di età a causa del suo primo colpo di fucile sparato accidentalmente/incompetentemente da troppo vicino. Tale episodio, legato al fatto che sarebbe stato destinato ora più di prima a giornate di box in piena campagna lontano da umani e tanti svariati stimoli, face di lui un cane indubbiamente e fortemente fobico.
Così, ecco che le nostre vite smettono di camminare parallele e decidono proprio di incrociarsi. Io avevo appena terminato il corso di scuola superiore ed ero lì nel tentativo di superare i famosi test di medicina veterinaria.. mentre Paco aveva ormai due anni, spaventato da qualsiasi persona che non conoscesse e da qualsiasi rumore più forte o improvviso oltre che da qualunque luogo/stimolo che non fosse incluso nel suo repertorio di conoscenza (quindi..in parole povere, da tante tante cose).
Paradossalmente, ringrazio il giorno in cui mi dimenticai di fare l’aggiornamento settimanale della graduatoria dei risultati dei test di veterinaria, motivo per cui, dopo aver fatto altrettanti test di ammissione, sono rimasta nel corso di Tecniche di Allevamento ed Educazione Cinofila, a Pisa.
C’ero io, ingenua e fresca in prossimità di un mondo.. e poi Paco, bisognoso di un aiuto ( intendo anche semplicemente amore e punto di riferimento) poiché non più ritenuto “idoneo” per la caccia.
Non c’era da dare la colpa a nessuno,o meglio non sarebbe servito assolutamente a niente : ormai le cose stavano così e guardando il bicchiere mezzo pieno non poteva che essere solo un inizio.
Lui ne aveva di paure, ne aveva tante, ma d’altronde chi è che non ne ha. Le mie di paure erano sicuramente diverse ma forse non troppe di meno.. e stare accanto a lui era sicuramente gratificante: vederlo muovere i primi passi su di un marciapiede vicino a delle macchine, vederlo piano piano avvicinarsi a gruppi di persone (senza esagerare), vederlo abituarsi tra mille inconvenienti ad una “vita di casa” ma soprattutto intravedere quella sicurezza quando era al mio fianco.. che con il tempo divenne: “ho paura del mondo ma se ci sei te posso provare a fare tutto”.
Si lo stavo aiutando con le sue incertezze, giorno dopo giorno .. ma praticamente mai quanto lui possa aver aiutato me a comprendere e apprezzare l’importanza di certe unioni, il significato di certi sguardi, le movenze facenti parte della sua comunicazione, l’onore di poter rappresentare così tanto e la carica e la convinzione che probabilmente sarebbe stata quella la mia strada. Lo devo a lui, ci completavamo.
Poi (purtroppo o per fortuna?) la vita spesso è tutto ciò che non ti aspetti.. e un brutto incidente avvenuto in mia assenza (che, scusate, non starò a raccontare) ha voluto strappare via Paco da questa terra.
Ed ecco che il team del K9 Rescue-Vab Nucleo Cinofilo da soccorso di Pontedera entra in questo mio “racconto”: il mio Angelo a 4 zampe, infatti, aveva conosciuto anche Simone e altri istruttori ed educatori cinofili di grande competenza proprio nei mesi appena precedenti a tale accaduto. Sempre durante i corsi all’università, viaggiando in qua e in la per diversi seminari, mi ero iscritta ad uno stage organizzato dall’associazione composto da 4 weekend , incluso nel corso educatori CSEN. C’era stata una prima lezione teorica, una seconda di classi di comunicazione nella quale Paco era stato uno dei protagonisti e una terza dove, affrontando varie tematiche, ebbi l’opportunità di farlo socializzare con svariate persone, attraverso qualche dritta più accurata su come farlo.
Era stato tutto molto soddisfacente, ero felice, per lui e di noi (tanto che, ahimè, con la sua assenza il quarto appuntamento non seppi affrontarlo) .
Non voglio certo soffermarmi sul dolore (se così semplicemente si può chiamare) che ho provato, sui pensieri che mi ronzavano in testa e i giorni che sembravano non passare mai.. ma sottolineare quanto tutto ciò mi ha probabilmente reso più forte, consapevole e senza dubbio convinta di ciò che stavo facendo e avrei desiderato fare in futuro.
Una “fine” che come spesso succede è stata la spinta per un vero e proprio inizio.
Così passati alcuni mesi, una simpatica e “paracula” canina di colore nero è entrata a far parte della mia vita. Avevo scelto una femmina, perché Paco avrebbe preferito sicuramente una compagna.. e l’avevo scelta prendendola dalla strada all’età presunta di 7 mesi, con un piccolo bagaglio alle spalle magari da poter provare un po’ a “correggere”: se necessario avrei voluto tanto fare tutto ciò per cui mi era stata negata la possibilità in precedenza.
Yuma, lato opposto ma anche simile al mio essere, contrastante ma allo stesso tempo indispensabile. Maestra di vita, che ha saputo mettermi alla prova e lo fa giorno per giorno; tutto ciò di cui avevo bisogno nella sua affascinante imperfezione.
E così ho iniziato a crescere (mi auguro): ho iniziato a formare il mio primo cane (con l’aiuto fondamentale di più istruttori ai quali vanno tra i primi dei miei ringraziamenti) in attività di ricerca dispersi in superficie e soprattutto attività ludiche con bambini e anziani all’interno del Gruppo Cinofilo ANPAS Zona Senese di cui faccio parte ormai da 5 anni; ho proseguito con l’università; ho continuato a frequentare stage e seminari quando possibile e mi sono iscritta a un corso addestratori ENCI intorno alla zona di Siena, fino a varcare di nuovo i cancelli del Centro Cinofilo da soccorso K9 Rescue di Pontedera dove questa volta, insieme ad altre tre mie colleghe, abbiamo iniziato a fare diverse esperienze dirette sul campo, grazie alla fantastica opportunità offerta da Simone Landi.
Abbiamo avuto l’occasione di scambiarci molte idee, allargare orizzonti, iniziando a comprendere l’ampiezza di questo mondo, quante cose belle e appaganti possono esistere e ovviamente anche quanti lati brutti , quando come al solito sembra troppo spesso una gara a chi è “più bravo” o a “chi fa la cosa più bella”, come quasi a dimenticare il significato base del tutto.
Ma non c’è certo da sorprendersi.
Duke è stato il mio primo “cliente” o come più mi verrebbe da dire, il primo cane che mi ha regalato l’occasione, insieme alla famiglia, di costruirmi tra le mie prime reali esperienze nei confronti di cani di privati. Duke è un meticcione simil pastore – molosso di circa un anno. Bellissimo cane e anche molto “impegnativo”come direbbero alcuni,” testone” come direbbero altri.. con qualche episodio di accenni a morsicature (ci terrei a precisare, non per questo aggressivo.. anzi) e vari inconvenienti nel giardino di casa.
Non mi soffermeró su ogni minimo particolare del percorso con questo ragazzone perché altrimenti facevo prima a scrivere un libro.. ma Duke, come Yuma (anche se non quanto lei, ovviamente) ha sicuramente rappresentato una spinta molto forte per me. Perché è con le circostanze difficili, tra gli errori, tanta pazienza e le soddisfazioni, che si cresce.
Ed ecco che poi mi si aggiunge un altro pezzetto di puzzle a questo quadretto; questa volta il piccolo tassello ha le orecchie a sventola, il musetto appuntito, un mantello chiaro con chiazzette di diversi colori, tanta voglia di lavorare e gli occhi color caramello. San è una cucciola di Border Collie nata a giugno 2018 proveniente da una cucciolata di un caro amico, proprietario della mamma, anche lei nel gruppo ANPAS per attività di ricerca in superficie e macerie. Già il fatto di averla vista nascere, muovere goffamente i primi passi, avere l’opportunità di farle vivere la sua prima passeggiata al guinzaglio in vista di un mondo esterno, mentre una sensazione mista ad ansia ed emozione mi bussava da dentro.. è stata sicuramente un ennesima nuova esperienza che rivivrei un milione di volte. Ed ecco che entra anche lei nel club con me e Yuma (che trio… ) .
Ad oggi, la peste ha poco più di 5 mesi ed è senza dubbio tutto ciò che ho sempre desiderato (speriamo bene per la conduttrice… come al solito..).
Ci terrei a precisare: San e Yuma non sono certo niente di più e niente di meno l’una rispetto all’altra, ma semplicemente due cani quasi completamente diversi, e proprio per questo, fondamentali entrambe per accompagnarmi in questo percorso; non potrei chiedere niente di meglio.
E quindi.. ore ore passate in macchina tra Siena, Pisa, Pontedera ma non passa un giorno che la voglia di crescere non valga abbastanza per le poche ore dormite, le sudate in bosco, il gelo delle serate invernali, i tentativi a volte invani nel cercare di far capire quanto e come sia possibile una piacevole convivenza uomo-cane, fatta di collaborazione e interesse reciproco e/o quanto meno di comprensione.
Di recente ho finalmente ottenuto l’occasione di svolgere il mio tirocinio universitario presso il canile intercomunale di Pisa, tramite il quale spero di poter riempire ulteriormente il mio bagaglio, esperienza che credo non mi potesse assolutamente mancare.
Inoltre, un altro fantastico progetto è arrivato dal K9 grazie sempre a Simone e a Sandra: il corso “comunicane” per aspiranti unità cinofile da soccorso, che si svolgerà su 8 lezioni in campo e 2 in bosco per i nuovi binomi che desiderano affacciarsi o anche solo scuriosare su questo mondo. Anche questa rappresenta l’ennesima occasione che Simone ha dato a me e le altre tre colleghe, per la quale ne siamo davvero tanto grate. Si tratta di prime infarinture e impostazioni per tale attività, con lo scopo (non che base fondamentale da mantenere sempre) di far divertire cane e conduttore insieme. A chi non piacerà abbastanza spero di poter lasciare comunque qualcosa di importante compreso il semplice pensiero di aver passato ore piacevoli insieme ;chi se ne appassionerà, se vorrà, entrerà a sua volta a far parte del nucleo Cinofilo K9.
Che dire, questa non è una vera e propria storia, ma forse una piccola parte. Anzi, probabilmente non è proprio niente se non piccolissimi passi che ti fanno solo capire quanti altri ne dovrai fare ancora.
Forse è solo un po’ di passione messa lì a cercare di valorizzare chi è con noi e chi non c’è più.
È solo un po’ di orgoglio che nasce quando riesci a trovare sinergia con il tuo cane, soprattutto dopo percorsi difficili.
È solo un po’ di serietà quando ti senti responsabile e sai che non è uno scherzo una ricerca di un disperso, quando il tuo intervento ne potrebbe valere la sua vita o la sua morte, quando proprio per questo non ti importa se piove o nevica o grandina, non te ne può importare.
È solo un po’ di spirito di squadra, un trovare “il divertimento” in questa serietà poiché in tutto ciò per il tuo cane “si va solo a giocare a nascondino!!!”.
È solo un po’ di voglia di comprendere, di mettersi in gioco e sapere che quello che so oggi potrebbe essere messo in dubbio domani.
È solo un po’ di apertura mentale a tutti i vari pensieri, di apprezzamento, di considerazione e consapevolezza che tutto dipende sempre da mille varianti, dalle situazioni, dalle personalità.
È solo voglia di sapere, cercando poi di ragionare con un proprio cervello, senza limitarsi.
Poi, è voglia di divertirsi.. di divertirsi imparando “un’altra lingua”. È condivisione.
Ed è anche sicuramente probabilità di sbagliare.. e proprio per questo imparare. Imparare ad imparare!
Ringrazio i miei genitori, che mi hanno permesso di iniziare tutto questo e mi sopportano quando non sono mai a casa per “i pranzi della domenica e delle feste”. Ringrazio il Gruppo Cinofilo ANPAS Zona Senese e anche tutti gli altri colleghi della Toscana, che per primi mi hanno fatto affacciare su questo mondo e che tutt’oggi si impegnano con me in questa bellissima attività di volontariato che va al di là del soccorso e assistenza con i cani, nascendo da un idea di interventi di aiuto su tanti altri fronti.
Ringrazio il Centro Cinofilo Il Gallo di Brenna (Siena) per l’esperienza che mi ha concesso tramite il corso addestratori.
Ringrazio Simone Landi e il team del K9 Rescue di Pontedera per aver contribuito di gran lunga alla mia crescita interiore (mi piace di più che dire “formazione” sinceramente..), compresa la mia collega/coinquilina/amica speciale Arianna Peruzzi, per tutto quello che condividiamo giorno dopo giorno.
Ringrazio Yuma e San per tutto quello che fanno per me, per permettermi di sbagliare e continuare a darmi possibilità, per rappresentare davvero tutto.
sdr
E ovviamente.. ringrazio Paco, per l’imput che mi ha trasmesso, per tutto ciò che mi ha dato, che avrei voluto dargli e che adesso voglio valorizzare, motivazione principale che non andrà mai persa.